Il concetto di mindfulness esiste da più di cinquemila anni. Molti attribuiscono all'insegnamento della MBSR il merito di aver inserito la mindfulness nel panorama culturale tradizionale dell'Occidente.
Nel 1979 Kabat-Zinn fondò la Mindfulness Based Stress Reduction Clinic presso l'università del Massachusetts e quasi vent'anni dopo creò il Center for Mindfulness in Medicine. Entrambe le istituzioni favorirono la crescita e l'adozione della MBSR negli ospedali di tutto il mondo. Oggi circa l'80% delle scuole mediche offrono qualche elemento di addestramento mindfulness e sono sorti sempre più numerosi centri di ricerca ed istruzione dedicati a questo approccio terapeutico.
La Mindfulness-based stress reduction (MBSR, in italiano letteralmente "riduzione dello stress mediante la consapevolezza", anche se generalmente in Italia si usa la locuzione "programma di riduzione dello stress basato sulla mindfulness") è un programma che incorpora la mindfulness per aiutare persone che soffrono di un insieme di condizioni e di problemi esistenziali
La pratica MBSR si propone anche di mitigare gli effetti nocivi dello stress cronico, in particolare riconoscendo i casi di attivazione (per lo più non necessari, nella nostra esperienza quotidiana) del meccanismo della reazione di attacco o fuga.
Ancorché la MBSR affondi le proprie radici in dottrine spirituali, il programma di per sé ha carattere non religioso.
Questo corso prevede:
8 incontri a frequenza settimanale e tra un incontro e l’altro dovrai svolgere dei compiti a casa, indispensabili ai fini del proprio benessere psico-fisico. Nel corso degli incontri si eseguiranno pratiche diverse che possono essere di meditazione e esercizi di presenza consapevole, pratiche che come in seguito vedremo, andremo a svolgere anche durante la settimana.
Implicazioni sul cervello
Gli effetti della mindfulness sul cervello sono stati studiati usando tecniche di risonanza magnetica, misurazioni psicologiche e test del comportamento. Le tecniche di risonanza magnetica suggeriscono che le pratiche mindfulness quali la meditazione mindfulness siano associate a cambiamenti in corteccia cingolata anteriore, insulare, giunzione temporolo-parietale, rete fronto-limbica e nel default mode network. Il default mode network viene proposto come potenziale marcatore biologico per osservare i benefici terapeutici della meditazione.
Vi sono numerosi ambiti in cui gli interventi mindfulness hanno mostrato di produrre risultati vantaggiosi. Vanno ricordati il dolore cronico, la sindrome depressiva, l'ansia e il trattamento della tossicodipendenza. Nei pazienti oncologici, la MBSR sembra apportare miglioramenti psicologici, come pure nei marcatori biologici. Alcuni studi hanno anche riferito che l'addestramento MBSR riduce la reazione infiammatoria post-stress e aumenta l'attività della telomerasi e che la MBSR può essere efficace per il trattamento sintomatico del traumatico da stress. Inoltre, la MBSR può impedire o ritardare l'esordio della sindrome di Alzheimer
Obbiettivi della Mindfulness:
· Raggiungere quella qualità che ti permetterà di recepire la sofferenza, senza essere travolti, in modo da poter vivere senza arrecarsi danno o danneggiare gli altri
· Aiutare l’individuo ad affrancarsi dalle pene della condizione umana, attraverso la via della liberazione dalla sofferenza
· Fondamento di questi insegnamenti è che la consapevolezza deve essere praticata in ogni ambito della quotidianità, permettendoci di sviluppare una presenza mentale che ci può allontanare da quelle paure illusorie che danneggiano la nostra vita.
Divagazione dei pensieri:
Bisogna come prima cosa considerare la naturale tendenza della mente umana a vagare da un pensiero all’altro.
· Lo scorrere ininterrotto di una rapida serie di pensieri sulla superficie della nostra coscienza, ostacola naturalmente il raggiungimento di una piena consapevolezza.
· La pratica della Mindfulness porta alla consapevolezza, consentendo alla persona, non di azzerare il pensiero, ma di esercitare la propria intenzionalità ri-orientando l’attenzione verso il focus attentivo iniziale.
Da uno studio sugli effetti della meditazione, emerge come con una pratica continuativa, l’intenzionalità della consapevolezza evolva. Ciò permette all’individuo di migliorarsi, portando una profonda conoscenza di sé e della realtà che lo circonda.
Attenzione e Consapevolezza:
Prendendo in considerazione il ruolo dell’attenzione è opportuno distinguerla dalla consapevolezza. Funzioni estremamente connesse, ma non sovrapponibili.
Gli studiosi distinguono le 2 funzioni, definendo la consapevolezza:
· Consapevolezza: Lo strumento che permette all’individuo di mantenere il controllo sul proprio ambiente interno ed esterno
· L’Attenzione è il processo di focalizzazione della consapevolezza verso una serie limitata di esperienze.
Nello stato di Mindfulness l’attenzione e la consapevolezza sono ampliate e potenziate, in modo da consentire all’individuo di cogliere l’esperienza in modo autentico, pieno e nel suo divenire.
L’importanza della Mindfulness:
Spesso le persone non sono consapevoli dei propri contenuti mentali e questo le porta ad essere vittime passive di strategie cognitive disfunzionali. Come la ruminazione, il rimuginio, o anche dialoghi interiori negativi o pensieri auto invalidanti.
“Non riesco proprio a smettere di pensare a questa cosa”.
Per quanto riguarda le strategie cognitive disfunzionali, è importante fare una distinzione tra ruminazione e rimuginio.
· Ruminazione.: Pensieri ripetitivi rivolti verso eventi passati per cui le persone ricercano spiegazioni e risposte (spesso associata al disturbo depressivo)
· Rimuginio: Pensieri ripetitivi rivolti verso eventi futuri, al fine di prevedere conseguenze negative. Questa strategia cognitiva è spesso associata ai disturbi di ansia.
L’Accettazione:
Un aspetto fondamentale nella Mindfulness è l’accettazione, che viene descritta come un’attitudine all’apertura e alla curiosità. Questo ci allontana dalla propensione al giudizio e alla valutazione delle proprie esperienze e del mondo che ci circonda.
La consapevolezza Mindfulness:
È un modo di relazionarsi con le esperienze del momento presente, siano esse positive, negative o neutre, in modo aperto, non giudicante e senza l’urgenza di categorizzarle e incasellarle secondo schemi pre-costruiti.
È fondamentale sottolineare che l’accettazione non deve essere confusa con l’atteggiamento passivo.
Disinserire il pilota automatico è una presa di posizione che ci permetterà di avere il pieno controllo dei nostri pensieri e della nostra vita.
Gli studiosi connettono la Mindfulness al processo psicologico di passaggio da una modalità di una mente dannosa per l’individuo ad una modalità più sana.
Di particolare importanza è l’accettazione del proprio vissuto. L’individuo che avverte un divario tra la propria condizione attuale e la sua aspettativa, produce un senso di insoddisfazione, dovuto alla sua tendenza di focalizzarsi sul quel divario in modo improduttivo. In un caso del genere, l’individuo è impegnato quindi in un rimurginio che percepisce come qualcosa di reale e non come qualcosa sotto il suo controllo, rimanendo ancorato in una posizione di impotenza sull’analisi di futuro e passato, non riuscendo a focalizzarsi sulla reale esperienza del presente.
La mindfulness interrompe questo meccanismo, permettendo all’individuo di avere una visione di sé più profonda e di non perdersi nella sofferenza determinata dall’irreale ed il reale, ma di cogliere la natura transitoria dell’esperienza.
Mindfulness ed emozioni:
La regolazione emotiva indotta grazie alla pratica della Mindfulness si caratterizza per la capacità di essere pienamente attenti e nel presente, a prescindere dall’entità del carico emotivo che si sta sperimentando.
L’esercizio dell’accettazione previsto nel protocollo MBSR prevede l’apertura e appunto l’accettazione tramite il non giudizio e la rottura degli schemi. In questo modo saremo in grado di percepire l’emozioni come qualcosa che mi accade ma, senza perdermi in esse e adottare comportamenti automatici, che ci faranno vivere l’esperienza in modo deleterio per la nostra vita.
La regolazione delle emozioni comprende qualità come:
· La consapevolezza delle emozioni
· La capacità di identificarle e descriverle
· La capacità di comprendere le sensazioni corporee legate all’emotività
· La capacità di tollerare le emozioni negativa
La capacità di descrivere con parole i propri eventi interiori e le proprie emozioni, è parte integrante del percorso Mindfulness.
La tendenza a sopprimere la propria emotività non aiuta ad avere consapevolezza dei propri vissuti, portandoci ad accumulare esperienze negative, causandoci disagio e stress. Evitare le proprie emozioni porta con sé la conseguenza di non poter essere in grado di imparare da quell’evento e quindi a non fare nessun passo in avanti per una consapevolezza di noi stessi e della realtà, migliore. La consapevolezza ci indica la strada che può condurci verso la scoperta del nostro vero scopo in questa vita