Per lungo tempo il fotografo, dilettante o meno, ha dovuto demandare ad altri, laboratori più o meno abili, la finalizzazione dei propri scatti, fino a quel momento intrappolati su una sottile gelatina, immagine mentale di ciò che avrebbe dovuto essere. O forse potuto essere, perché non sempre la concretizzazione delle proprie idee, emozioni, sensazioni, prendeva le forme e i colori che erano nella testa del fotografo.
Quasi come in un ritorno agli albori, quanto il fotografo doveva essere al tempo stesso chimico, ottico, artista ed un po’ stregone, la tecnologia digitale mette oggi a disposizione tutti gli strumenti necessari per potersi prendere cura in prima persona delle proprie immagini… dallo scatto alla stampa.
Se monitor e stampanti di qualità fotografica rappresentano un’imprescindibile appendice del moderno corredo fotografico, è però solo con una corretta implementazione della gestione del colore che queste periferiche potranno dialogare tra loro e dare i migliori frutti.
ll Color Management System o sistema di gestione del colore, è infatti l’insieme di tecniche volte a garantire l’omogeneità e la fedeltà di riproduzione del colore delle immagini lungo tutto il flusso di lavoro.
In questo corso motiveremo l’importanza di poter disporre di “punti fermi”, rappresentati da un buon bilanciamento del bianco in fase di ripresa e da una regolare calibrazione di un monitor di buona qualità, necessari per un’elaborazione consapevole dei nostri scatti.
Approfondiremo poi i concetti di profilo ICC e di conversione colore con particolare riferimento al loro impiego nella preparazione dei file per una stampa di qualità in relazione alla stampante ed al tipo di carta che verranno impiegati.